martedì 26 maggio 2009

L'incontro con me stessa





...a tutte le mie care donne

Adesso… proprio adesso è il tempo di liberarsi dalle costrizioni dell’inverno, con il corpo e con l’anima.
Di concedersi alle tentazioni e alle leggerezze della vita. Come la bellezza di camminare scalzi in un prato e sentire sotto i piedi il fresco dell’erba e il suo profumo.
La bellezza risiede nei particolari.
Bello concedersi alle tentazioni, alla leggerezza di ritrovare il proprio modo e il proprio stile sotto la luce della Primavera.
Mi piace pensare che la parte più seducente del corpo sia il cervello, mi colpisce il modo di stare al mondo di una donna.
Mi ha sempre affascinato di osservarla, nel suo essere di camminare, di parlare, di cucinare, di amare, di sfuggire...
La vedo davanti al suo specchio prima di uscire, mentre cerca di riconoscersi e di comunicare con quel riflesso in una continua ricerca di se stesa, che non si esaurisce mai.
Ricerca è crescita inesauribile di una luce, di un equilibrio che spesso ritroviamo in una imperfezione. Stile e modi di essere, di cercare, di riappropriarsi di un’innocenza che può concederle momenti felici.
Imparare nel futuro grazie al profumo del passato, naturalmente senza mai avere rimpianti, è gia un pezetto di felicità conquistata.
La osservo, misteriosa, sfuggente, solitaria, con quel luccichio negli ochi di una donna che non smette mai di cercare armonia e misura, dentro e fuori. Donna libera, independente, che porta avanti le proprie bataglie, anche stanca.
Mi piace la stanchezza sua, mi piace gurdarla e riconoscermi in quella stanchezza. La trovo affascinante.


Modi di riflettere il proprio pennsiero in tempi in cui una coscienza di noi stesse nel mondo è irrinunciabile, modi di mantenere una leggerezza di spirito e rimanere ancorati alla realtà.
Si può essere donna in tanti modi diversi e si può trovare il proprio specchio e modo unico di esserci.

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