giovedì 10 aprile 2014

L'immagine

4th CC speech
Quando inizi a viaggiare ti rendi conto del valore dei luoghi, delle persone, della realtà e dei miti creati intorno ad essi.
Nel secolo precedente l’uomo ha sviluppato il “mondo mediatico”, dove il contatto umano con la realtà in cui vive e stato pian piano sostituito con le immagini visive o uditive. Mass-media.
Invece di esplorare, conoscere o agire, l’uomo è tenuto a distanza della realtà che esiste dietro all’apparenza del benessere. Più che di accorgimenti o intuizioni, viviamo di automatismi di vari tipi che ci vengono inculcati in un mondo urbano che regge solo grazie all’illusione. E, in quest’illusione è caduto il nostro corpo. Tutta la pubblicità che abbiamo intorno ci “insegna” come dobbiamo apparire, vestirci, dimagrire, essere.
Una tra le mille cose che gli inserzionisti fanno è che ci circondano con l’immagine ideale di bellezza femminile.
Le donne imparano fin da un’età molto precoce che …dobbiamo spendere enormi quantità di tempo, energia, denaro, per ottenere questo look di bellezza ideale.
E quando “falliamo” la prima sensazione è quella di vergogna, di colpa perché abbiamo attorno le montagne pubblicitarie sul come dev’essere il nostro corpo.
Il fallimento è inevitabile: l’ideale è basato sulla perfezione assoluta (absolute flawlessness). La donna non deve avere linee o rughe, o macchie. Cicatrici.. non dobbiamo avere pori?
L’apparato uditivo non meno di quello visivo vengono di continuo bombardati di messaggi, slogan, immagini e notizie. “Photoshopando” la realtà, modifichiamo noi stessi, producendo valori e miti.
Come reagiscono le donne a questo mito della bellezza??
All’entrata di una palestra si poteva vedere un cartello con la foto di una ragazza dal fisico spettacolare con su scritto: “Quest’estate, preferite essere una sirena o una balena?”
Nella “realtà immediata” (non mediata) i cetologi, che sono ricercatori e professionisti che studiano il comportamento delle balene e dei delfini dicono che le balene:
* sono sempre circondate di amici-delfini, foche, uomini curiosi
* conducono una vita sessuale molto attiva
* accudiscono i  propri piccoli con affetto.
* Si divertono come matte con i delfini e mangiano gamberi fino a strafogarsi.
* Nuotano tutto il giorno e viaggiano verso i luoghi fantastici come la Patagonia, il mare Barens o le barriere coralline della Polinesia.
* Cantano magnificamente e in alcuni casi incidono dei CD.
* Sono animali impressionanti e molto amati, difesi e ammirati in tutto il mondo.
Le sirene, dicono i cetologi, non esistono.
Ma se esistessero,
* farebbero la fila nello studio di un psicologo, in seguito ad un problema di sdoppiamento della personalità: donna o pesce?
* Non avrebbero alcuna vita sessuale nè potrebbero avere figli.
* Ma cosa sappiamo noi delle sirene? Niente. Non c’è nessuna ricerca fattibile su questi “animali”.




Abbiamo Ariel, 
la sirenetta felice in un fiction Disney. 

   Le bambine imparano da piccole ad essere le belle sirenette.




      
Da bravi genitori che realtà diamo ai nostri figli?
 “Mediata o immediata”? Come insegniamo a loro a verificare la realtà nella quale viviamo?


(call to action_invitation): la conferenza tenuta al Politecnico:

IL CORPO DELLE DONNE: Come guardare i media in modo consapevole

Nessun commento:

Posta un commento